(vedi anche aids, vaccinazioni, genetica-epigenetica.psicobiologia – neuroscienze)
“ 4 giugno 1975: ……quando i teosofi, circa 100 anni fa, iniziarono a parlare di disturbi psicosomatici i medici li derisero……. Come per l’omeopatia di Hahnemann, che ha dovuto lottare per quasi due secoli prima di esser presa in considerazione dai medici, così anche LA NUOVA MEDICINA psicosomatica dovrà lottare ancora a lungo per imporre la visione della realtà. Per la maggioranza dei medici le malattie sono prodotte da virus, batteri, ecc. Ma CHE COS’E’ UN VIRUS ‘ ? NON LO SI SA ANCORA
Alcuni medici sono riusciti a distinguere gli organi che vengono più facilmente colpiti in certe situazioni psicologiche: il disadattamento alle situazioni della vita attacca lo stomaco; la paura inc0nscia fa ammalare il cuore e i polmoni; l’ostilità verso gli altri, o il non adattamento all’ambiente, fa ammalare la pelle: Hanno scoperto inoltre che gli eczemi possono essere guariti più facilmente con gesti d’affetto che con farmaci. -
( BdB – “ Singapore-Milano-Kano “ - ed. 1976 – pag. 244)
“Testamento per una NUOVA MEDICINA” è il titolo del libro del medico tedesco Rike Geerd Hamer. (vedi “ricerche attuali” sottoindicate)
“Non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo … La Natura non può essere chiamata Male. Il vero male proviene dall’intelligenza umana e la sua origine è provocata solo dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura. Perciò l’umanità è la vera ed unica fonte del male…”
(Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett Vol. I Lettera n. 10/1882 – ed. 1968 pag. 106)
Dal libro “IL SEGRETO” DI Bernardino del Boca – ed. 1988:
Alice Castello, 10 gennaio 1981
“… Credo che l’Anticristo stia preparando le sue coorti, preparando quel Grande Male che lui dirà di venire a sanare: “il grande inganno” a cui crederà buona parte dell’umanità, quella parte che poi verrà distrutta dall’Anticristo stesso e da coloro che portano il segno della Bestia, da coloro nel cui nome sono stati trucidati milioni di martiri. La religione crea i martiri. Sono pensieri spaventosi. Ma la nostra vita è soltanto una recita. Tutto è illusione. Solo l’individuo che sa di non essere soltanto un corpo, un personaggio, ma di essere un’Anima imperitura, può passare indenne attraverso il “grande inganno”.
“La potenza dell’immaginazione sulle nostre condizioni fisiche ha poteri curativi o morbigeni di gran lunga più importanti delle pozioni… La paura spesso uccide ed i dispiaceri avvelenano i fluidi sottili del corpo”
(H.P. Blavatsky – “Iside Svelata “– La Scienza – ed. 1994 - Vol I pag. 126)
“Tra le cosiddette scienze esatte la medicina è quella che meno merita questo nome…teoricamente è la più benefica e pure, nello stesso tempo, nessun’altra scuola di scienza esibisce tanti esempi di meschini pregiudizi, materialismo, ateismo e maliziosa caparbietà”
(H.P. Blavatsky – “Iside Svelata” – La Scienza – ed. 1994 - Vol. I parte I pag. 175)
“2 aprile ’69 – Uno sciamano italiano, che non sapeva di esserlo, pubblicava su “Il Tesoro delle Famiglie”. giornale istruttivo pittoresco del giugno 1875, questa notizia: “Sabuco Donna Oliva di Nantes visse in Alcaras, città della Spagna, sotto il regno di Filippo II, cioè dopo la metà del secolo decimosesto. Ella aveva sortito dalla natura un ingegno superiore al suo sesso, e lo mostrò in alcune opere da lei pubblicate. Il P. Féijoo parla di lei in questo modo: “ Ciò che la rese più commendevole fu il suo nuovo sistema filosofico e medico, in cui stabilisce per principio contro tutti gli antichi, che non è il sangue che nutre il nostro corpo, ma il succo nervoso che dal cerebro si comunica a tutti i nervi; ond’ella attribuisce ai vizi di questo umore vitale quasi tutte le infermità, L’Inghilterra subito ha abbracciato con ardore questo sistema, che la Spagna poco curante ha negligentato; ed ora gli Spagnoli la ricevono dalle mani degli stranieri. Sembra in tal guisa che questa dotta femmina abbia preceduto Renato Cartesio nell’opinione che stabilì nel cerebro l’unica sede dell’animo ragionevole, quantunque ella la estendesse a tutta la sostanza, e non la chiude precisamente nella ghiandola pineale. Questa donna si credea talmente sicura della verità delle sue osservazioni che si esibiva a dimostrare in presenza dei fisici e dei medici più dotti della Spagna, che la fisica e la medicina che si insegnano nelle scuole erano assolutamente errate.” Lo sciamano ha intuito una verità che tuttora è ignorata. L’uomo di oggi, più che mai, ignora di ignorare. (BdB – Singapore-Milano-Kano – II ed. 94 pag. 30)
“Il celebre prof. Richet aveva constatato: “Quando una nuova idea è introdotta nella scienza, è come una pietra che cade nello stagno dei ranocchi: le critiche, le obiezioni e le stroncature si alzano, si moltiplicano, aspre, sovente assurde….Il medico, oltre a ristabilire l’armonia nell’organismo, cerchi specialmente le cause psichiche che hanno causato la disarmonia o la malattia, poiché senza risalire alle cause la cura sarebbe soltanto qualcosa di provvisorio…La scienza materialista oggi, purtroppo, accetta solo teoricamente questa verità.”
(BdB - “La Dimensione Umana – ed. 1971 pag. 270; ed. 1986” pag, 203; ed. 2006 pag.246 )
“ ….Quando André Vesale (Vesalius) con le sue dissezioni di cadaveri fondò l’anatomia moderna diede però inizio anche al grave errore della medicina specialista che è la causa del persistere di molti mali.
La ricerca di Vesale era determinata dal pensiero materialista del tempo che credeva che il corpo potesse funzionare indipendentemente dallo stato dell’anima e dello spirito e che un organo potesse funzionare e ammalarsi indipendentemente dallo stato generale del corpo.
Secoli di dissezioni di cadaveri e di vivisezione di animali non hanno assolutamente giovato alla scienza, perché studiando gli organi senza vita o infliggendo sofferenze e morte agli animali si è dato prova soltanto di ignoranza e di crudeltà, che sono aspetti del male, e questo non può mai generare il bene ma soltanto catene di altre illusioni e di altro male……
Il seminare l’abitudine ad una visione materialistica e limitata della vita umana è un male, il quale causa l’impossibilità di riconoscere la verità.”
( BdB – “La Dimensione Umana” ed. 1971 pag. 268-269; ed. 1986 pag. 202-203; ed. 2006 pag. 245-247)
“L’anatomia patologica fondata dal grande medico Giovanni Battista Morgagni 1682-1771) è basata su errori per aver conosciuto solo la parte materiale del corpo umano, ignorando la realtà eterica ed astrale.” (BdB – Rivista Età dell’Acquario n. 77/92-93 pag. 4)
“L’anatomico olandese Antony van Leevenhoek scriveva i suoi reperti, che furono poi pubblicati a Leida in 4 volumi con il titolo “Arcana Naturae” dal 1695 al 1719. Gli scienziati del tempo riconobbero le sue scoperte, quali quelle dei corpuscoli ossei, degli accumuli pigmentari della struttura dell’epidermide, della struttura trasversale delle fibre muscolari, della struttura fibrosa della sostanza del cristallino, ma considerarono gli altri suoi reperti come incomprensibili perché con essi egli cercava di dimostrare che il corpo invisibile dell’anima è il responsabile della realtà fisica e che oltre al mondo visibile esiste un mondo invisibile composto di materia sempre più sottile e impossibile da studiare con i mezzi della materia fisica.
Pochi scienziati naturalisti del XVIII secolo seppero continuare le ricerche scientifiche con questa mentalità, e la ricerca dell’anima fu lasciata ai filosofi e ai teologi. Tuttavia la cultura si modificava, e un numero sempre maggiore di individui giungeva ad intuire un dimensione diversa da quella fisica, e riconosceva che l’anima possedeva un “suo spazio d’azione”.
(BdB – “La Dimensione Umana” ed. 1971 pag. 81-83; ed. 1986 pag. 63; ed. 2006 pag. 77)
“Man mano che l’umanità evolve e aumentano i suoi problemi, con il sorgere di nuovi motivi di ansia e di preoccupazione, nuove malattie ci colpiscono, come un effetto diretto del nostro modo di pensare e di vivere…. .
La medicina, la chirurgia e la farmacologia sembrano tuttavia aver fatto giganteschi progressi. La scoperta degli antibiotici, i successi nei trapianti degli organi umani, gli esperimenti con le droghe e gli ormoni che modificano il carattere, hanno aperto oggi, a chi soffre, molte speranze.
Ma è proprio in questo campo che la dimensione umana si è maggiormente ristretta, immiserita, limitata.
Quando l’antropologo chiede al medico di spiegargli come potè Teresa Neumann sopravvivere senza mangiare per più di 20 anni, come potè Padre Pio di Pietralcina portare per 50 anni stimmate sanguinanti ai piedi, al costato e alle mani, che non cicatrizzarono mai e non andarono in necrosi, sa di non poter ottenere una risposta perché la medicina cerca di ignorare i poteri dello spirito e la realtà spirituale. Per l’antropologo è diverso, specialmente se ha studiato un popolo che ignora la malattia, come quello degli Hunza. Questi vivono in una vallata isolata ai piedi del Tibet, senza contatti con i popoli vicini, nutrendosi soprattutto di albicocche . Il segreto della loro salute totale e permanente sta nel loro perfetto equilibrio mentale-spirituale, che permette loro di ignorare la paura, l’egoismo e l’ansia, e di fare perciò sempre la scelta giusta in armonia con l’ambiente e con il fluire della vita. …
Fino ad oggi, nel cercare di combattere i mali che immiseriscono la vita umana, ci si è sempre preoccupati di curare soltanto gli effetti, non le cause che hanno generato le malattie. Se la persona aveva la febbre si cercava subito di dare all’ammalato una medicina che la scacciasse, senza molto preoccuparsi di capirne le cause.
Ora invece si è giunti a capire che la febbre è utile essendo una difesa dell’organismo, e molti medici ritornano al concetto di Ippocrate secondo cui la malattia è utile, poichè è la malattia che guarisce.
Le malattie sono causate dalle cattive e disarmoniche abitudini umane sia fisiche che mentali o emozionali…
Tutte le malattie, qualunque nome abbiano e qualunque sia la loro gravità, sono sempre una crisi depuratrice, sanatrice, fondamentalmente ed intenzionalmente benefica.
Ma per guarire è necessario risalire alle cause della malattia, che sono sempre di natura psichica, e pulire perciò prima di tutto la nostra mente dai pensieri d’odio, di rancore, di paura, di sfiducia, d’invidia, di gelosia e d’ansia .”
(BdB – “La Dimensione Umana” – ed. 1971 pag. 266-267; ed. 1986 – pag. 198-199; ed. 2006 pag. 243-244)
“Osservando la moderna psicologia è chiaro che essa sta passando dallo stadio infantile e della sua fanciullezza a uno materialistico, ma presto raggiungerà la dignità del suo nome.
I sentimenti e le emozioni producono effetti distinti sul corpo fisico; la paura, l’odio e il desiderio di possesso, così come i loro opposti, coraggio, amore e altruismo, hanno il potere di cambiare la polarità dell’essere e dare salute o produrre malattie.
La scienza della materia cerca la prova del fatto che tutti i corpi fisici sono circondati da correnti eteriche e magnetiche, e che queste forze sono misurabili in termini di poteri elettrici e poteri attrattivi. Lo scopo della psicologia, la scienza dell’Anima, è di capire come siamo fatti e comprendere che le idee sono contagiose; così come deve spiegare il fatto che un sistema di pensiero, sia religioso che politico, quando è giunto a maturazione è portatore di una forza tale che nulla lo può fermare. Da dove arriva questo potere magico?
Nell’antica Grecia la forza magnetica delle idee era conosciuta e compresa come derivata dalla materia che agisce sul corpo: un sentimento di ira o di paura possono portare l’uomo alla distruzione. La mente confusa si prepara a distruggere le sue polarità di vita. La psicologia teosofica tratta esaurientemente questo argomento. La parte invisibile dell’uomo sta al suo fisico come la causa sta al suo effetto. Nell’affinità magnetica tra la mente e le emozioni con le forze buone e cattive della natura invisibile si trovano i fattori causali entro i quali gli uomini sperimentano la salute o la malattia.
L’ulcera non deriva da ciò che si mangia, ma da ciò che ci mangia, ci rode dentro.
L’uomo sta raggiungendo uno stadio della conoscenza che si basa sulle leggi e sulle forze, e deve ora rendersi conto del fatto che la sua ignoranza lo ha portato a far ammalare la sua mente e che solo rivolgendosi alla spiritualità può trovare la strada giusta.”
(BdB – Rivista Età dell’Acquario n. 114/99 pag. 5)
“ Ricordate che il momento più importante è quello in cui scegliete ciò che volete mangiare; vi sono prodotti biologici, ecologici ed etici. Per ogni evenienza non dimentichiamo che l’essere umano è fatto per consumare acqua, frutta ed ortaggi freschi, prodotti oleosi, cereali integrali, uova e più raramente (meglio ancora astenersi) pesce e carne . Il tutto deve essere coltivato e nutrito senza prodotti chimici. E’ vero che oggi vi è una spada di Damocle che pende sulla testa degli uomini: si tratta degli alimenti transgenetici (OGM) i cui dannosi effetti non possono ancora essere valutati; le multinazionali che vogliono divenire sempre più ricche e potenti, ne hanno la piena responsabilità e fanno di tutto per ottenere i loro guadagni come se la natura avesse bisogno di essere manipolata e trasformata quando produce per conto suo ortaggi, frutta e cereali sani, buoni e nutrienti per sopperire ai bisogni dell’uomo”. (BdB – Rivista “Età dell’Acquario” n. 119/2000 pag. 6-7 )
“I genetisti si sono allarmati recentemente per i terribili effetti che si presume produrranno nell’umanità, nel lontano futuro, gli esperimenti atomici. Le radiazioni che hanno colpito le ghiandole genitali maschili e femminili provocano alterazioni cromosomiche che causeranno la nascita di figli disgraziati o mostruosi fra alcune generazioni. Gli scienziati, spinti dalle necessità delle industrie che prosperano sulle guerre e dalla paura dei politici, che richiedono armi sempre più distruttrici e spaventose, non si sono preoccupati delle conseguenze dei loro esperimenti, ma l’umanità pagherà per queste alterazioni della natura. Quando nasceranno i mostri non servirà molto cercare di curare questo “male” perché esso sarà allora soltanto un ineluttabile effetto di una lontana e forse anche dimenticata causa, che sarà impossibile annullare.
(BdB – “La Dimensione Umana” – ed. 1971 pag. 268; ed. 1986 pag. 199-202; ed. 2006 pag. 245)
“Anche la medicina psicosomatica, nata con Ippocrate e che si è sviluppata recentemente con Freud, Groddeck, Balint, Alexander ecc, considera l’uomo una unità inscindibile, composta di soma (corpo) e di psiche, e insegna che gli organi reagiscono continuamente alla psiche, a livello inconscio, e che perciò non è cambiando il chimismo del corpo con la medicina che si guarisce ma armonizzando il rapporto fra le psiche e il corpo. Le ricerche svolte a Londra dall’ungherese Michael Balint dal 1950 fino alla sua morte sulla psicosomatica sono tuttora di grande attualità, perché i “gruppi Balint” stanno imparando a riconoscere i dolori e i disturbi dei pazienti non più soltanto dal punto di vista della malattia, ma soprattutto come sintomi di angosce e di conflitti personali molto spesso a livello inconscio.
(BdB – “Guida internazionale dell’Età dell’Acquario” ed. 1974 – pag. 226)
“La vera medicina è quella che ci porta a vivere in modo armonico con noi stessi, con gli altri e con il nostro ambiente”.
(BdB – “Guida internazionale Età dell’Acquario – ed. 1974 – pag. 229)
“Qualcuno scopre che il boro è più versatile del carbone e la formula B12 H12 2- può ora indicare all’alchimista moderno la strada più agevole, tra le infinite strade, verso la comprensione dei mondi paralleli. Io dico ai medici che mi sono amici che non ho bisogno di loro perché mi curo con il borotalco. Loro mi considerano matto, senza rimedio.”
(BdB – “La Casa nel tramonto” – ed. 1980– pag. 150)
“… L’antica medicina cinese, non essendo altro che un aspetto pratico della saggezza religiosa e filosofica, ha sempre cercato le cause delle malattie nel campo spirituale e ha considerato come secondarie le cure per far sparire gli effetti della malattia. Questa era per loro già un processo di guarigione…”
(BdB – “In tema di…” 1970 - ed. 2000 – pag. 26)
“… I neuroni sono in intimo contatto con le altre cellule nervose mediante i bottoni sinaptici che coprono tutta la superficie esterna del corpo cellulare e che hanno il potere di trasmettere comunicazioni anche a distanza come avviene nel fenomeno della telepatia…”
(BdB – “In tema di…” – 1975 ed. 2000 – pag. 69)
RICERCHE ATTUALI
(vedi anche vaccinazioni – psicobiologia – genetica – epigenetica – neuroscienze)
E’ scritto all’inizio: “quando i teosofi, circa 100 anni fa, iniziarono a parlare di malattie psicosomatiche i medici li derisero ecc. “
Ed ora:
“ …Poichè la salute psicofisica è di fatto correlata positivamente al grado di benessere e di sviluppo economico, ogni tentavivo di ridurre le malattie alle loro componenti molecolari/genetiche è destinato a fallire, dato che ci fa dimenticare l’importanza di fattori ambientali, le abitudini e gli stili di vita…Ogni malattia è un unicum, ovvero qualche cosa di irripetibile e variabile da individuo a individuo….La filosofia raggiungerà i suoi migliori risultati quando si confronterà con le singole scienze. (Mauro Dorato – Filosofia della medicina: “Pensare la salute e la malattia” – “Il sole24ore” – 14-11-2010)
Ma, nonostante queste ricerche della filosofia della medicina, i medici devono ottemperare protocolli che generalmente non contemplano, fra le cause delle malattie, i traumi-shock psichici.
La stampa internazionale del 6 agosto 2012 ha riportato la notizia che la rivista “Nature”, considerata la rivista scientifica a livello mondiale più prestigiosa, ha pubblicato che, in alcuni casi, la chemioterapia può addirittura favorire la crescita di cellule cancerogene. I ricercatori, in attesa di un nuovo farmaco che limiti gli effetti riscontrati, consigliano i medici di diminuire le dosi di queste cure.
La stampa italiana del 7 agosto 2012 divulga la notizia che l’Istituto Europeo Oncologico di Milano dichiara di essere ora favorevole a una cura alternativa sempre prima osteggiata.
E’ noto che esistono malattie causate dall’alimentazione, dall’energia nucleare, dalla scarsa igiene, dall’inquinamento ambientale e di lavoro, dalle droghe e farmaci, dalle manipolazioni climatiche (che già nel 1971 B. del Boca aveva evidenziato nell’articolo pubblicato nella la rivista per soli medici “In nome di…” – vedi categoria Geoingegneria).
Ma è altrettanto noto che quasi tutte le malattie oncologiche, oncoequivalenti, cardiologiche ecc., sono sovente causate da traumi – shock psichici.
La ricerca teosofica, come sopra evidenziato, privilegia la ricerca delle cause delle malattie perché ritiene che, attraverso la comprensione delle cause, si possa ampliare la conoscenza di se stessi e che una corretta diagnostica sia parte importante delle eventuali scelte terapeutiche, che sono infinite.
Il 14 gennaio 2010 la rivista scientifica Nature, pubblica on line la notizia che il genetista Tian Xu, dell’Università di Yale, ha scoperto che i tumori possono essere causati anche dallo stress emotivo e fisico.
E’ la prima volta che viene collegato dalla medicina convenzionale lo stato emotivo all’insorgere della patologia.
La parola stress può indurre però in errore perché tutti possono vivere dei periodi di stress senza però generare cambiamenti cellulari o malattie.
Il dr. Ryke Geerd Hamer, noto medico tedesco, afferma invece che si tratta generalmente di un forte trauma o shock psichico.
Il dr.Hamer e la moglie, anch’ella medico, dopo alcuni mesi dalla morte del loro figlio Dirk, ucciso nel 1978, scoprirono di avere entrambi un tumore, lui al testicolo e lei al seno. Compresero che le loro cellule non erano impazzite per caso e tale comprensione aiutò il dr. Hamer a guarire dal cancro nonostante la diagnosi di un mese di vita. Iniziò subito dopo una ricerca serrata e scoprì che tutte le persone, con diagnostica oncologica o oncoequivalente, avevano subito, mesi o anche anni prima della manifestazione dei sintomi, che generalmente sono il processo di guarigione, un grave trauma o shock psichico. Scoprì anche che la localizzazione del tumore-cancro non è casuale ma è causata sovente dall’immaginazione sentita/vissuta nel momento dello shock e che, in alcuni casi, viene espressa dalle persone con frasi tipo:
“la rabbia mi si è impuntata nello stomaco”, “è come se quella persona( figlio/compagno/amico) mi fosse strappata dal seno”, “la paura mi ha chiuso la gola”, “mi sono sentita cadere nel vuoto”, “morirò di crepacuore”, “non valgo più niente”, “la paura mi ha tolto il respiro”, ecc.
Scoprì in seguito che esiste una correlazione tra l’evento psichico, il cervello e le varie parti del corpo e pubblicò i risultati delle sue scoperte in molti libri. Negli stessi egli affermò che la manifestazione dei sintomi (febbre, dolori vari, stanchezza ecc.) sono quasi sempre la fase di guarigione, confermando in tal senso quanto già Ippocrate , altri antichi, teosofi, naturalisti, igienisti, conoscevano.
Precisò che non tutti gli shock psichici si tramutano in alterazioni biologiche: dipende dall’intensità del trauma e dalla durata.
“ Anche con le conoscenze della Nuova Medicina non saremo sempre in grado di risolvere tutti i conflitti , e a volte dovremo perfino evitare di farlo. Conoscendo i conflitti potremo tuttavia guarire la maggior parte degli ammalati, seppure non tutti……
… E’ la prima volta che ci troviamo di fronte ad una medicina che è altamente scientifica e al tempo stesso umana, con cuore e mani calde… Ciò significa: oggi per la prima volta possiamo realmente capire gli altri esseri viventi, gli animali e le piante, nel vero senso della parola.
Possiamo comunicare nel pensiero con loro, parlare con loro senza usare le parole. …”
(R.G. Hamer – “Testamento per una Nuova Medicina”- ed. 2003 – pag. 85)
“E’ universalmente noto che in circa il 98% dei pazienti, ai quali viene eseguita una radiografia, nel giorno della diagnosi di cancro non si riscontra alcuna “metastasi polmonare”. Ma in quel giorno al paziente viene anche detta tutta la presunta “verità”. Per la maggior parte di loro si tratta, come essi stessi dicono, di un terribile shock. Alcuni si riprendono perché, ad esempio, hanno delle persone care vicine. Nel 30-40% dei casi con la medicina classica troviamo degli adenocarcinomi polmonari già a partire da tre a quattro settimane più tardi….Negli animali non vediamo simili “metastasi polmonari” Il primario di Klagenfurt in una conferenza a cui ero presente nel 1991 disse: “Il dott. Hamer dice che gli animali hanno la fortuna di non capire quanto dicono i primari (qui si intende la prognosi) e per questo motivo non hanno metastasi” La mia risposta fu: “Professore, per la prima volta oggi lei mi ha citato correttamente. Sembra che lei stia per capire la Nuova Medicina” (R.G. Hamer – “Testamento per una Nuova Medicina” ed. 2003 – pag. 397)
Nel 2004, nel corso di un seminario, alcuni medici che seguivano il dr. Hamer affermarono che, fino a quella data, avevano riscontrato che nessuna persona era sopravvisuta oltre nove mesi dall’inizio di un ciclo comune di radioterapia alla corteccia cerebrale.
Bernardino del Boca, durante una sua conferenza dell’anno 1990 (registrata), chiese aiuto per una persona, a lui molto vicina, alla quale venne diagnosticato un tumore cerebrale. Egli allora affermò che, a suo avviso, si trattava di un ictus e si dichiarò contrario alla radioterapia alla corteccia cerebrale a cui la persona venne sottoposta.
“Gli scienziati del Wellcome Trust Centre for Neuroimaging, nel corso di osservazioni iniziate a partire dall’anno 2000, hanno scoperto che ad essere responsabili dei cosiddetti sintomi di “crepacuore” sono aree evolute del cervello e che tale trauma psichico può causare alterazione anche alle aree del cervello che regolano il ritmo del cuore. Gli scienziati hanno riscontrato che il ventricolo sinistro, a seguito del trauma definito “crepacuore”, può deformarsi e assumere l’aspetto di un vaso a collo stretto. I Giapponesi, scopritori della malattia, l’hanno denominata Tako Tsubo perché la forma del cuore ricorda l’oggetto così denominato utilizzato per la pesca del polipo.
Dal 2001 ad oggi sono centinaia i casi accertati. Per il 90% si tratta di donne, soprattutto in post-menopausa. Forse perché le donne sono più sensibili e vivono lo stress con maggior apprensione degli uomini. Anche un team di medici della John Hopkins University ha pubblicato, sul New England Journal of Medicine , che ha rilevato che pazienti , che avevano la “sindrome da cuore infranto”, avevano subito la morte di un coniuge, di un parente o un figlio, una delusione d’amore, un dispiacere acuto, incidenti automobilistici, rapine a mano armata , il dover comparire in tribunale ecc. I cardiologi hanno così accertato che l’espressione popolare “morto di crepacuore”, corrisponde ad un vera crepa che si produce nel muscolo cardiaco, che si ripara sovente da sola o con l’aiuto di farmaci, e hanno definito questa malattia “cardiopatia da stress e sindrome da cuore infranto”.
I ricercatori hanno quindi accertato che esiste anche un collegamento tra la psiche, il cervello e il cuore e che l’affermazione popolare non è quindi un’espressione retorica.
L’infarto coronarico, ovvero l’ulcerazione delle vene o arterie coronariche e successiva cicatrizzazione, è invece più frequente nel sesso maschile e si è riscontrato che è sovente causato da uno shock per un conflitto definito di territorio (guerre, lavoro, ambiente familiare ecc.). L’infarto è tanto più grave quanto grave e duraturo è stato il conflitto vissuto .
Questa nuova visione delle singole cause può far comprendere quanto sia importante anche fare in modo che le persone vivano momenti difficili con minore paura in quanto la paura può alterare l’’attività dei tubuli collettori renali e creare, conseguentemente, un aumento degli edemi, compreso quello cerebrale, che possono aggravare il quadro clinico del paziente.
Un medico italiano, istruito dal dr. Hamer, potè salvare un uomo, ritenuto irrecuperabile per infarti recidivanti , inoculandogli in endovena un farmaco utile a drenare i liquidi in eccesso perché intuì che fosse l’edema cerebrale responsabile degli infarti stessi. .
Un recente premio Nobel per la medicina per gli studi sulla genetica cellulare dichiara che si debba rifondare la biologia e tutta la biomedicina che ne deriva, a partire dallo studio della complessità. Egli afferma che si andrà incontro ad una medicina personalizzata nella quale ognuno sarà anche più responsabile della sua salute.
Nel 2005 venne assegnato il premio Nobel per la medicina a due ricercatori australiani -Barry S. Marshall e J. Robin Warren – per aver scoperto che la causa dell’ulcera gastroduodenale è dovuta all’helicobacter pilory. La medicina ufficiale attribuisce quindi la causa di questa patologia ad un microbo.
E’ accertato che in molti casi si sono riscontrate ulcere in assenza di helicobacter pilory.
Un medico, nel corso di un seminario, ha raccontato che alcuni suoi colleghi hanno assunto, a titolo sperimentale, l’elicobacter pilory e che non hanno sviluppato alcuna ulcera ma solo qualche disturbo intestinale.
Molti medici e ricercatori olistici rilevano che sovente la causa dell’ulcera gastroduodenale è da imputarsi a fattori psichici, come scritto nella Rivista Età dell’Acquario n. 114/99 sopracitata.
Dopo oltre un ventennio dalla scoperta dell’Hiv nel 2008 è stato assegnato il premio Nobel al dr. Luc Montagnier (vedi categoria AIDS)
“Nel 1935 un neurologo portoghese, Egas Moniz, dichiarò di aver curato un paziente con problemi mentali rimuovendo una parte della sua corteccia cerebrale pre-frontale. Questa operazione venne definita lobotomia…….Moniz ricevette il premio Nobel per la medicina nel 1949……A dispetto di tali terribili errori i ricercatori stanno sperimentando e manomettendo la Natura senza prudenza o esitazione .Mano a mano che aumenta la conoscenza aumenta anche la velocità con cui vengono fatte nuove scoperte e così pure il pericolo di entrare in campi dove anche gli angeli avrebbero paura di avventurarsi” (Radha Burnier – Presidente Società Teosofica – L’etica nella ricerca – Rivista Italiana di Teosofia n. 3/2005 pag.4-5)
“Bastano cento millisecondi al nostro cervello per capire se lo sconosciuto che ci sta davanti merita fiducia. Fin dai primissimi istanti di una visita, come due cani che incontrandosi si annusano, i cervelli di medico e paziente si scrutano vicendevolmente attraverso meccanismi consci e inconsci e gettano le basi per un’interazione che potrà avere effetti positivi e negativi molto maggiori di quel che si pensa. E ciò può anche dare origine all’illusione di essere curati mentre invece si sta ricevendo solo conforto e acqua fresca. Anche quando la malattia non è immaginaria, l’immaginazione gioca un ruolo importante nel processo di guarigione. Non basta offrire la giusta terapia: per star meglio il malato ha bisogno di speranza, aspettativa e di un buon rapporto con il medico. Una relazione fatta di stima, conforto e comprensione i cui effetti sono così benefici che spesso il paziente rischia di preferirli a una reale cura. Fin dalla prima impressione la mente del paziente inizia a modificarsi. Oltre al senso di fiducia, contano i gesti del terapeuta, il tono e l’assertività delle sue parole, l’incoraggiamento verbale, la promessa di un miglioramento. Tali emozioni provocano infatti la liberazione di un gran numero di neurotrasmettitori, come gli oppioidi naturali, e l’attivazione di aree cerebrali e circuiti neuronali alla base di fiducia, speranza, empatia che possono generare sensazioni di piacere e gratificazione capaci di ridurre il dolore e che in alcuni casi sono parzialmente in comune con il meccanismo d’azione di certi farmaci,e dunque lo possiamo modulare e potenziare. Una volta che il malato riceve la terapia, nel suo cervello entrano anche in azione i meccanismi dell’aspettativa e dell’effetto placebo che in alcuni casi si sono mostrati pure capaci di risvegliare una più efficace risposta ormonale e immunitaria.
Studi scientifici hanno mostrato che, curando l’interazione col paziente e lo stato d’animo del malato, si può accelerare la guarigione o far sopportare meglio il dolore in svariate malattie, dal Parkinson fino alle ustioni, dalle patologie coronariche alla depressione. In altre parole, il puro rituale di ricevere una terapia, indipendentemente da questa, può avere un effetto potente che va ad aggiungersi e a potenziare quello del trattamento. Ma può anche confondere le idee al malato. Esemplificativo uno studio sul prezzo delle medicine che più alto era, a parità di sostanza, più elevato era il beneficio percepito. O il caso della psicoterapia dove la buona intesa tra medico e paziente sembra essere la terapia stessa, visto che il beneficio misurato è il medesimo indipendentemente dai 400 tipi diversi di trattamento disponibili. Fino dalla notte dei tempi, del resto, troviamo stregoni, sciamani e altri ciarlatani. Il rischio, oggi che esistono anche terapie efficaci, è che i pazienti le trascurino solo perché i medici non sono in grado di fornirgli anche i benefici del “rito”.
“Non solo i medici devono preoccuparsi di acquisire buone capacità tecniche, ma devono anche rafforzare le loro abilità sociali”, afferma il fisiologo Fabrizio Benedetti nel suo recente saggio “The patient’s brain: The neuroscience behind the doctor patient relationship” in cui esplora la relazione medico-paziente da un punto di vista neurobiologico.
Benedetti dirige un laboratorio presso l’istituto nazionale di neuroscienze di Torino che il New England Journal of Medicine ha definito il più importante al mondo per gli studi dell’effetto placebo.
Il quadro che emerge è di ricerche ancor troppo settoriali per dare una spiegazione complessiva e sintetica del fenomeno. Ma se ne possono già ricavare una serie di consigli. Ovvi, forse, ma dall’efficacia scientificamente provata. Se da un lato il paziente deve mettersi nelle condizioni di fidarsi e sperare, e deve tenere conto che fattori psicologici come ansia, depressione e rabbia esacerbano la sofferenza, dall’altro lato il medico deve mostrarsi empatico e compassionevole, rassicurante e amichevole. Fondamentale la fiducia e creare aspettativa: esperimenti condotti su malati che non sapevano di essere curati hanno mostrato una riduzione dell’efficacia del trattamento. Mai negare la speranza. Anche se il malato non guarirà, sarà ridotta la sofferenza” (dall’inserto domenicale del “Il sole24ore” del 3-4-2011: “Le sinapsi del medico nel paziente – Lara Ricci)
Questo articolo evidenzia che le conoscenze del medico possono essere trasferite anche telepaticamente al paziente e che i 400 tipi diversi di trattamento psicologici disponibili non sempre rilevano le vere cause delle malattie e le correlazioni esistenti tra la psiche il cervello e gli organi come ora anche gli scienziati del Wellcome Trust Center for Neuroimaging hanno riscontrato (vedi anche “Genetica – Epigenetica, Neuroscienze …. Ricerche attuali: “Placebo – Nocebo; “Parole che curano, parole che ammalano” ecc.)