La rivista della Società Teosofica Italiana n. 7/2008 ha pubblicato un articolo, relativo al centenario dell’Ordine Teosofico di Servizio (1908-2008), che elenca parte delle 34 “leghe” fondate nel 1908 da A. Besant, tra le quali “la Lega per l’abolizione della vivisezione, della vaccinazione e l’inoculazione”.
L’articolo inizia con la seguente frase pubblicata sulla rivista “The Theosophic Life”:
“La vita teosofica deve essere una vita di servizio. Se non serviamo non abbiamo diritto di vivere”
“Non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo … La Natura non può essere chiamata Male. Il vero male proviene dall’intelligenza umana e la sua origine è provocata solo dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura. Perciò l’umanità è la vera ed unica fonte del male…”
(Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett Vol. I Lettera n. 10/1882 – ed. 1968 pag. 106)
Dal libro “IL SEGRETO” di Bernardino del Boca – ed. 1988:
Alice Castello, 10 gennaio 1981
“… Credo che l’Anticristo stia preparando le sue coorti, preparando quel Grande Male che lui dirà di venire a sanare: “il grande inganno” a cui crederà buona parte dell’umanità, quella parte che poi verrà distrutta dall’Anticristo stesso e da coloro che portano il segno della Bestia, da coloro nel cui nome sono stati trucidati milioni di martiri. La religione crea i martiri. Sono pensieri spaventosi. Ma la nostra vita è soltanto una recita. Tutto è illusione. Solo l’individuo che sa di non essere soltanto un corpo, un personaggio, ma di essere un’Anima imperitura, può passare indenne attraverso il “grande inganno”.
“ 4 giugno 1975: ……quando i teosofi, circa 100 anni fa, iniziarono a parlare di disturbi psicosomatici i medici li derisero…….LA NUOVA MEDICINA psicosomatica dovrà lottare ancora a lungo per imporre la visione della realtà……
.CHE COS’E’ UN VIRUS ? (BdB – Singapore-Milano-Kano – Ed. 1976 - pag. 244)
“Singapore. 30 ottobre 1947: sono a Singapore da molto tempo e sono sempre riuscito a sottrarmi all’obbligo delle vaccinazioni contro le malattie tropicali. Ma oggi il dr. Hugh Smith mi ha vaccinato. Colpa della mostra e dei giornali che hanno parlato troppo di me.” (BdB – Iniziazione alle Strade Alte . ed. 1985 – pag. 122)
“Sono completamente contrario a vaccini, inoculazioni ecc.; i bollettini teosofici pubblicati prima della seconda guerra mondiale scrivevano che i vaccini non servono a nulla” (BdB – Conferenza “La Società Teosofica” (registrata) – Milano anno 1971)
“… La causa delle epidemie in certi periodi resta un mistero. Perché non essere onesti e aggiungere: impossibili da indagare con i metodi scientifici attuali?”
(H.P. Blavatsky – Iside Svelata – 1875 – La Scienza – Vol I parte I pag. 420)
“La scienza, intravvedendo vagamente la verità, può trovare nel corpo umano batteri ed altri esseri infinitesimali che considera solo dei visitatori occasionali e anormali, ai quali attribuisce le malattie:” (H.P.Blavatsky – “La Dottrina Segreta” ed. 2003 – Vol.I Cosmogenesi – pag. 242)
(La pandemia più grave del XX secolo è stata quella cosiddetta “spagnola” verificatasi verso le fine della prima guerra mondiale e prevista dalla Madonna di Fatima) “La suora di Fatima non sa, o non può dire ciò che la Madonna le ha detto. Non ci sono ancora le parole per dire.” (BdB – “La Casa nel tramonto” - ed. 1978 – pag. 240)
RICERCHE ATTUALI
Il riduzionismo scientifico basa prevalentemente le ricerche su dati di laboratorio e statistici e non considera l’aspetto mentale- psico-spirituale delle persone di cui si occupa invece sempre di più la medicina olistica che investiga sugli effetti nocebo-placebo, sulla trasmissione del pensiero attraverso i campi morfogenetici scoperti da Rupert Sheldrake , sulla risonanza – ‘entanglement-biologia delle credenze -epigenetica ecc.
Più ricercatori si interrogano attualmente, relativamente al ruolo dei microbi in Natura, se siano più vere le scoperte dal chimico Louis Pasteur o quelle del medico suo contemporaneo Antoine Béchamp che riteneva che i microbi, nella maggior parte dei casi, si trovano allorché il terreno biologico è già alterato. E quale fattore lo altera? Mancanza d’igiene, alimentazione errata, inquinamento terrestre, atmosferico, elettromagnetico, nucleare, armi biologiche, batteriologiche, droghe, farmaci, ecc. o anche i pensieri e le emozioni , come affermano ora molti ricercatori e da sempre tanti teosofi? Alcuni microbi, che convivono in simbiosi con il nostro corpo fisico, si attivano per riparare una data parte del corpo. Il dr. il dr. Rik Geerd Hamer,come il medico Bechamp , afferma che le cicatrizzazioni sono operate da virus e che per la demolizione di cellule che sono proliferate a seguito di uno shock psichico o altro si attivano, a seconda delle parti interessate, funghi, batteri, micobatteri ecc. Se le ferite vengono contaminate da oggetti sporchi, ferri chirurgici o altro, si trovano microbi in eccesso che hanno lo scopo di debellare la contaminazione. E’ noto il caso del dr. Ignaz Semmelweiss che scopri che la febbre puerperale, che nell’ottocento mieteva molte vittime, era dovuta alla scarsa igiene delle operazioni di allora. Quando non si conosce la causa della malattia la paura aumenta e può scatenare traumi psichici che generano conseguenze irreversibili. Nel corso di un suo seminario del 2006 il dr. Hamer affermò insistentemente che, a suo avviso, la tubercolosi e il tumore polmonare sono originati dallo stesso conflitto della paura della morte. Inevitabili le domande: e il contagio? Non è forse la tubercolosi una malattia contagiosa? Quanti casi sono successi anche dopo la seconda guerra mondiale? Se il trauma o shock psichico della paura della morte propria o altrui –persone care- è la causa scatenante dell’alterazione polmonare è facile capire che durante il periodo bellico molte persone hanno vissuto questo trauma e la tubercolosi era la fase di soluzione del trauma subito mesi o anche un anno e più prima. E dopo la prima guerra mondiale? La cosiddetta influenza spagnola del 1918 ha fatto molte più vittime della prima guerra mondiale. Nelle fasi finali la malattia presentava tutti i sintomi della tubercolosi perché si trattava presumibilmente dello stesso processo. Le dichiarazioni della Madonna di Fatima possono avere creato ancora più panico perché se una pandemia è preannunciata da una così elevata Entità Spirituale è evidente che si crea una gigantesca forma pensiero di paura ed anche un comune raffreddore può trasformarsi in un evento irrisolvibile.
Come sopra riportato Bernardino del Boca nel 1976 scrisse: CHE COS’E' UN VIRUS ? Ai più poteva sembrare che a quella domanda la Scienza avesse già risposto. Ma forse non era così.
Sull’argomento l’intervista rilasciata nel 2017 dal microbiologo-virologo Stefan Lanka
https://5lbtraining.it/video-news-ITA/201703-intervista-al-dr-stefan-lanka
La prima vaccinazione fu quella contro il vaiolo. ”Il vaccino del vaiolo fu inventato da Edward Jenner e fu introdotto in Inghilterra nel 1798 e reso obbligatorio nel 1867. Guardando i dati inglesi dell’epoca che si può constatare che malgrado la vaccinazione forzata non ci furono significative diminuzioni delle morti per vaiolo. Si registrarono tre epidemie la maggiore delle quali tra il 1871 ed il 1872, poco dopo l’inasprimento dell’obbligo vaccinale per legge. Nel 1872 la copertura vaccinale raggiunta era dell’86% e proprio in quegli anni le morti per vaiolo hanno conosciuto il loro picco. Poi la copertura vaccinale è andata abbassandosi fino ad arrivare al 61% nel 1898, anno in cui si raggiunge il minimo delle morti per vaiolo. Una recrudescenza di morti per vaiolo si ebbe intorno al 1902 quando la copertura vaccinale aumentò di nuovo fino al 71,8%, Quando la copertura vaccinale andò al di sotto del 40% non si registrarono più morti per vaiolo. In realtà il vaiolo era principalmente una malattia dei poveri, dato che i meccanismi di contagio e di difesa individuale sono in relazione strettissima con le condizioni igieniche e sanitarie correlate. Non a caso le vittime del vaiolo in ogni epidemia sono per la maggior parte provenienti dai quartieri poveri delle città, come si evince dai dati delle epidemie di Trieste e di Napoli. Se quindi le malattie infettive per le quali non sono state introdotte vaccinazioni di massa sono diminuite comunque, grazie al generale miglioramento delle condizioni igieniche e di vita, perchè si riscontra tanta resistenza quando si applica questa logica evidenza anche alle malattie infettive per le quali poi è stata introdotta una vaccinazione di massa che, come si evince dai grafici, non ha influito in maniera significativa? Insomma vacilla sempre più la tesi secondo cui è chiaro, lampante e insindacabile che le vaccinazioni abbiano debellato le malattie …. Scrisse il prof. Giulio Tarro, primario di virologia all’ospedale Cotugno di Napoli e collaboratore, dal 1965 al 1969, dello scopritore del vaccino antipolio Albert Sabin presso l’università di Cincinnati e, nel 1973, nel Maryland: “La vaccinazione si è imposta per i presunti successi ottenuti da questa contro il vaiolo. In realtà non è affatto certo che sia stata la vaccinazione a debellare questa malattia o se invece abbiano contribuito una serie di concause. Il merito della medicina nella scomparsa della peste è stato del tutto inesistente e quello che resta ancor oggi il mistero della scomparsa della peste, al pari dell’enigma dell’influenza spagnola, dovrebbe forse spingere ad una maggiore umiltà il mondo della scienza nei confronti delle malattie infettive” Riguardo alla vaccinazione antivaiolosa Tarro afferma: “Le implicazioni in senso jenneriano non hanno svolto alcun ruolo nella riduzione delle epidemie” (dal libro “Vaccinazioni tra scienza e propaganda – di Claudia Benatti-Ambrosi.Rosa – pag. 46-51)
Scrive Nirod, medico indiano segretario di Sri Aurobindo: “ L’opinione di Sri Aurobindo sulla vaccinazione era che: «È davvero una brutta faccenda, questa vaccinazione!». Quando gli chiesi: «Lei mi ricorda G.B. Shaw in materia di vaccinazioni, signore; nega i suoi benefici?» Rispose: «Non ne ho negata l’efficacia parziale, nonostante sia incompleta, dal momento che deve essere rinnovata ogni anno, a quanto lei mi dice. L’intera faccenda di Pasteur mi risulta avversa — è un principio oscuro e pericoloso, per quanto efficace… » E questa pratica “oscura e pericolosa” ci fu imposta dalle autorità che chiesero all’intera istituzione di circa 200 membri di sottoporsi alla vaccinazione, da bravi servitori! Mère e Sri Aurobindo dovettero applicare tutta la loro sopramentale ingegnosità per sacrificare il minor numero possibile di vittime “sul sacro altare della scienza”, cosicché Valle (il medico francese) potesse dire con soddisfazione: “Ah ha! L’Ashram è stato vaccinato!”.
L’intera lunga corrispondenza su questa vicenda, quando verrà pubblicata, mostrerà con quanta cura Mère considerasse la salute di tutti i membri e quanto fosse scrupolosa in tutti i dettagli. Dal punto di vista letterario, queste epistole brillano d’arguzia e di satira e, nello stesso tempo, di perspicacia nell’impartire le direttive pratiche. Ci fu di che meravigliarsi sul numero minimo di reazioni possibili rispetto a quello delle persone sottoposte a vaccinazione. Ciò era dovuto alla forza di Mère che agì da baluardo contro le conseguenze nefaste. Sri Aurobindo mi scrisse: «Chi stai vaccinando? La Madre vuole avere il rapporto tutti i giorni». Significava che Mère avrebbe opposto la sua forza come un bastione, in modo che la reazione avversa potesse essere ridotta al minimo!»
A seguire il pensiero del medico, premio Nobel per la letteratura 1925. G.B. Shaw sulle vaccinazioni https://www.arianuova.org/it/mere-e-sri-aurobindo-sui-vaccini
Dopo lo tsunami del 2005 molte persone indonesiane, tutte vaccinate contro la poliomielite, hanno sviluppato tale patologia. Facile pensare che le persone abbiano subito uno shock psicomotorio , causa che il dr. Hamer attribuisce alla poliomielite.
E’ noto che gli abitanti della Germania dell’Est , quasi tutti non vaccinati, non hanno sviluppato più patologie epidemiche di quelli della Germania dell’Ovest invece tutti vaccinati.
“Nocebo di massa”:
una volta le chiamavano isterie collettive. La più recente è quella descritta da universitari cinesi che ha riguardato la contea di Heishn interessata nel 2005 dal fenomeno dell’influenza aviaria. Dopo la diffusione della notizia, nel giro di tre giorni, il 100% aveva la febbre. Ma le analisi hanno escluso che fosse aviaria e che quell’epidemia dipendesse da un microorganismo. Un effetto nocebo di massa.”
(dr. Francesco Bottaccioli – sito simaiss.it)
“Il British Medical Journal pone in discussione la profilassi
Vaccino antinfluenzale: quanto serve veramente?
Un esperto, Tom Jefferson, riesamina le ricerche sulla sua efficacia.
Il verdetto: mancano le prove
Quest’ anno arriva o no? Sarà nella forma attenuata – quasi non ce ne siamo accorti – dello scorso anno? L’ incognita influenza è di stagione. Il vaccino è in farmacia da ottobre, i più ligi ai consigli degli esperti lo hanno già fatto ed è appena partita la vaccinazione gratuita per le persone a rischio, in primo luogo gli anziani. Ora si tratta di aspettare l’ ondata (l’ inverno scorso il primo caso fu a gennaio), come la chiamano i medici. Tutto secondo copione.
Ma se si scoprisse che la vaccinazione antinfluenzale, quasi «un’ istituzione sanitaria» nelle società evolute, serve a poco?
Sarebbe un bello scompiglio per tutti: per i medici che da anni e anni sciorinano raccomandazioni sulla sua utilità alla prima foglia gialla sugli alberi, per il cittadino che, assolutamente convinto di quello che sta facendo, ogni anno se la paga di tasca propria, per le Asl che la offrono gratuitamente, anzi, annunciano con orgoglio di ricevere sempre più adesioni al loro invito.
Chi scompiglia uno scenario ormai scontato è Tom Jefferson , esperto di vaccini di livello internazionale, nato a Viareggio da mamma italiana e papà britannico, responsabile del Cochrane Vaccines Field di Anguillara, nei pressi di Roma.
Epidemiologo noto per la sua capacità di dissacrare certezze consolidate e la presunta «solidità» dei risultati di una ricerca scientifica inquinata da conflitti di interesse e smanie di carriera, (come ha fatto in Attenti alle bufale, il Pensiero Scientifico Editore, già alla seconda edizione), pubblica su uno degli ultimi numeri della rivista inglese British Medical Journal un’ indagine sull’ influenza assolutamente «speciale». Speciale perché il ricercatore ha fatto un accuratissimo lavoro di revisione che non era finora venuto in mente a nessuno: ha setacciato tutti gli studi sul vaccino antinfluenzale, sulla sua efficacia nella popolazione in generale, nei bambini ma soprattutto negli anziani, candidati di elezione alla «punturina» perché destinati ad andare incontro alle complicazioni della malattia, polmoniti e bronchiti gravi. Ebbene le evidenze che questa iniezione (intramuscolare) sia lo scudo contro un sacco di malanni appaiono improvvisamente incerte: soprattutto per quanto riguarda gli anziani, gli studi ci sono, ma non sono realizzati con metodi di selezione validi. Ad esempio dei 40 che Jefferson ha trovato per verificare l’ efficacia del vaccino nella popolazione di età avanzata che vive nelle case di riposo, solo 26 riportavano i dati sui ceppi virali influenzali in circolazione in quella stagione e solo 21 fornivano informazioni su quelli contenuti nel vaccino. Pochissime anche le ricerche in cui il gruppo dei vaccinati fosse messo a confronto con un gruppo di non (il famoso «controllo»).
Ma emergono anche limiti sulla sicurezza del vaccino, sul fatto, cioè, che non causi effetti collaterali importanti nella settimana successiva all’ iniezione: dei tantissimi studi fatti, solo cinque hanno preso in considerazione quest’ aspetto.
Se le certezze per gli anziani vacillano, si disintegra nel nulla qualsiasi convinzione di un effetto protettivo sulla popolazione sana in generale: non c’ è dimostrazione che la vaccinazione risparmi giorni di lavoro, riduca i ricoveri in ospedale e, in ultima analisi, la mortalità in chi ha meno di sessantacinque anni. Altro punto debole, anzi debolissimo, è l’ efficacia della vaccinazione nei bambini sotto i due anni di vita che risulta pari a quella del placebo, cioè di un vaccino che contenga acqua fresca (e pensare che negli Stati Uniti è vivamente raccomandato in questi piccolissimi!).
Allora, tutto da rifare? «Forse no, ma certo è che Jefferson ha messo in evidenza un problema importante – risponde Luisella Grandori, Responsabile delle vaccinazioni dell’ Associazione culturale pediatri e consulente per le vaccinazioni della Regione Emilia-Romagna -. Sono partite, ormai da tanti anni, campagne di vaccinazione a tappeto. Jefferson ha gettato il sasso nello stagno dimostrando che è indispensabile condurre studi accurati, ad esempio, in Paesi dove la vaccinazione non è ancora offerta dal Servizio sanitario nazionale, come quelli dell’ Europa dell’ Est.
E in Italia? È difficile tornare indietro dopo una pratica ormai “storica”; e poi, nell’ incertezza se il vaccino funzioni o no, è comunque poco etico sottrarlo agli anziani». Sta di fatto che la vaccinazione contro l’ influenza in Italia è coperta in larga misura dallo Stato, ora dalle Regioni, comunque dai soldi dei cittadini. Come spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, esperto di influenza, del Dipartimento di sanità pubblica e microbiologia dell’ Università di Milano: «Delle 16 milioni di dosi che si vendono ogni anno in Italia, i 3/4 vengono acquistate dal Servizio Sanitario ad un prezzo di circa 5 euro, il resto lo compra il cittadino in farmacia, dove ne costa da 8 a 11. Quindi si tratta senz’ altro di una misura di sanità di cui si fa carico lo Stato, anche se poi complessivamente il costo non è così rilevante: non supera il 5% della spesa farmaceutica complessiva. Anch’ io sono convinto che a questo punto devono essere avviati studi più rigorosi finanziati – perché no? – sia dalle aziende produttrici di vaccini sia dallo Stato nell’ intento di chiarire questi dubbi».
Alla luce delle considerazioni emerse dal lavoro di Jefferson, ci chiediamo però se abbia senso continuare, come se niente fosse successo, le campagne per arrivare a vaccinare tutti gli over 65; obiettivo quasi raggiunto dalla Regione Emilia-Romagna (70% di copertura), seguita dal Lazio, dalla Lombardia e dalla Toscana.
Ma mentre ci arrovella non poco il dubbio, Jefferson affonda ancora di più il coltello nella piaga, affermando che tutta l’ emergenza influenza è un artefatto, creato facendo un gran miscuglio di virus influenzali e para-influenzali.
La verità è che non disponiamo di una rete di sorveglianza capace di distinguerli.
(Porciani Franca – “Vaccino antinfluenzale quanto serve veramente – Corriere della Sera - 12-11-2006 )
La presunta pandemia del 2009 ha rinnovato l’interesse di ricercare le vere cause delle epidemie per evitare paure che investono tutta la popolazione globale generate anche da un effetto nocebo di massa (vedi “neuroscienze”) ed ha evidenziato il problema dell’etica nella ricerca.
“Aviaria, Nature pubblica la ricetta del supervirus letale
Così, dopo 5 mesi di consultazioni tra la comunità scientifica, organismi governativi e, perché no, anche servizi segreti, l’identikit del supervirus dell’influenza, la variante dell’H5N1 è accessibile a tutti.
La rivista Nature ha svelato infatti i sistemi utilizzati da un laboratorio ad altissima sicurezza dell’università del Wisconsin per ottenere un mix fatale che mette insieme la capacità letale dell’aviaria con la rapidità di contagio della suina.
A dicembre dello scorso anno il National Science Advisory Board for Biosecurity (Nsabb) aveva chiesto il blocco della pubblicazione, circostanza che aveva suscitato un vespaio di polemiche alimentate da una parte della comunità scientifica che considerava l’intervento come una vera censura.
Il supervirus, secondo i ricercatori che lo avevano prodotto, aveva lo scopo di consentire lo studio dei punti deboli per poter successivamente individuare un vaccino. Yoshihiro Kawaoka dell’università del Wisconsin e Ron Fouchier di Rotterdam, convocati proprio dal Nsabb assicurarono che microrganismo era protetto in un laboratorio fornito di una sicurezza straordinaria.
Quello che maggiormente preoccupava i “censori” era la facilità con cui il virus killer era stato prodotto. Negli esperimenti condotti nel Wisconsin furono sufficienti solo quattro mutazioni del genoma, cinque in quelli di Rotterdam.
Già nel governo statunitense e nei servizi segreti si paventava la possibilità che bioterroristi potessero venire a conoscenza del procedimento, ma qualche mese dopo, ad Aprile, gli 007 americani hanno rassicurato le autorità statunitensi riferendo sulla scarsa competenza scientifica dei terroristi, almeno per il momento.
Così, sulla base di queste informazioni, e spinti dall’esigenza di arrivare alla realizzazione di un vaccino, sia il governo americano che il Nsabb sono tornati sulle loro posizioni. Circostanza che deve evidentemente persuaso anche le autorità olandesi.
Così, sia il lavoro dell’università del Wisconsin che quello di Rotterdam hanno ricevuto il benestare per la pubblicazione. Nature lo ha già fatto, ma anche l’altra autorevole rivista, Science, pubblicherà lo studio di Rotterdam.”
(Fonte secondaria: vitadidonna.it/news-salute)
La notizia suindicata è stata divulgata anche dalla trasmissione televisiva “Leonardo”, in onda su Rai3 il 7 maggio 2012, che ha confermato che il virus è stato reso trasmissibile per via aerea tra gli umani al fine di produrre un adeguato preventivo vaccino.
Ha creato molto interesse la testimonianza del giovane manager italiano di una fra le più grandi banche d’affari mondiali dalla quale, nel 2005, si è licenziato perché si è rifiutato di vendere derivati che scommettevano sulle morti di aviaria. In questo link l’intervista rilasciata alla TV La7 trasmissione “Otto e mezzo” del 15-3-2012: http://www.youtube.com/watch?v=KTtdtFXh14Q (a 14′ dall’inizio: derivati su aviaria)
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Nel febbraio 2020 viene dichiarata la pandemia da virus Sars-Cov-2: Covid- 19
“” SarsCov2 è un virus zoonotico che diffondendosi tra gli esseri umani è diventato una pandemia. La trasmissione del virus si è verificata anche da esseri umani a cani, gatti domestici, tigri e leoni”. Da https://www.veterinariapreventiva.it/esterne/one-health-esterne/covid-19-la-epidemia-evolvere-panzoozia?print=print:
Da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Salto_di_specie
“Tra il 2005 e il 2020 dagli animali si sono originate tre epidemie ed una pandemia che hanno interessato la popolazione umana: nel 2003 è comparsa la SARS, che dai pipistrelli si è trasferita agli zibetti e poi all’uomo.[6] Nel 2009 si è diffusa una epidemia di influenza suina causata dal virus H1N1, trasmessa dagli uccelli ai suini e poi passata all’uomo. Nel 2012 è comparsa la MERS, trasmessa dai pipistrelli ai cammelli e all’uomo. Nel dicembre 2019 si è sviluppata una pandemia di COVID-19, provocata dal virus SARS-CoV-2: quest’ultimo è stato probabilmente trasmesso all’uomo dai pipistrelli attraverso un ospite intermedio, forse il pangolino, sebbene vi siano margini di incertezza al riguardo.[6] “
L’unica cosa certa sono i margini di incertezza circa la vera causa di queste epidemie-pandemie. L’attuale virologia basa le ricerche sul salto di specie del virus H1N1 degli uccelli all’uomo che nel periodo della prima guerra mondiale avrebbe ucciso 50 milioni di persone. Perché gli uccelli in quel periodo sono diventati così pericolosi? Perché non prima o dopo quel periodo?
Nell’elenco di Wikipedia hanno dimenticato anche di inserire l’aviaria che non si è manifestata come previsto forse perché non è andato a buon fine il progetto tra banchieri e scienziati. Afferma infatti il giornalista Severgnini in questo suo intervento : “hanno avuto più coscienza gli scienziati dei finanzieri” – A 17.20’ ca - “ i pentiti della finanza” https://www.youtube.com/watch?v=KTtdtFXh14Q
A partire dal 2010 si sono susseguite numerose “profezie” sulle future pandemie:
2010 – https://it.scribd.com/document/57237528/rockefellar-foundation-Scenarios-for-the-Future-of-Technology-and-International-Development nel documento è previsto il decennio delle pandemie – doom decade – 2010-2020
2015 - https://www.ted.com/talks/bill_gates_the_next_outbreak_we_re_not_ready/transcript?language=it – previsione di Gates
2019 – https://www.brainfactor.it/event-201/ evento “201” alla Johns Hopkins University
2020 – http://accademiadellaliberta.blogspot.com/2021/01/la-pandemia-spars-2025-2028.html – ultima previsione della Johns Hopkins University
Perché virologi, microbiologi ecc. non ricercano le cause di certe epidemie anche in quei laboratori di manipolazioni chimiche,genetiche, batteriologiche ecc. che G. Grabovoi chiese nel 2002 a tutti i governi mondiali di chiudere? https://www.grabovoifoundation.org/wp-content/uploads/2020/03/VIRUS-IN-EURASIA-2002-Grigori-Grabovoi.pdf
E’ casuale che nel 2001-2002 i governi abbiano ratificato un accordo sul controllo climatico? https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/c22821.htm
Scrisse l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca a proposito delle pesti (vedi Cat. AIDS): “Non erano colpevoli i topi se la società di allora viveva nella sporcizia fisica e morale” – Con questa affermazione disse, in estrema sintesi, che non erano i microbi degli animali a causare le malattie e/o epidemie come invece ritiene l’attuale virologia
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Il contagio non esiste? https://rumble.com/v233jra-il-contagio-non-esiste-fuori-dal-virus-n.290.html
Paolo Renati – “Fuori dal Virus – la formula del contagio” www.youtube.com/watch?v=8tGOHjt4BQY Certo esistono anche i veleni esterni definiti virus come qui citato https://www.ingannati.it/2013/10/06/pandemie-perche-non-siamo-disposti-a-credere-a-tutto/
ma non sono contagiosi, , come non lo sono le malattie ritenute erroneamente causate da “virus” o da altri microbi, come spiegato nel video
YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=8tGOHjt4BQY)
FUORI DAL VIRUS: La formula del CONTAGIO – Ph.D. Paolo Renati – n°153
Proseguiamo il discorso della scorsa puntata sulla Legge della Risonanza rispetto al contagio.
A spiegarci questo evento il Ph.D. Paolo Renati.
Di seguito il link per vedere la prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=ubBW7ys8j-o